domenica 17 maggio 2015

Il fosforo scienziato

VoceIdealista è “quello che ha studiato statistica a biologia”, e per il quale «i dati dicono esattamente la stessa cosa, sono muti per chi non li sa leggere»: una specie di eresia, visto che in ambito scientifico (e non solo) la visualizzazione dei dati può essere fondamentale, come ho cercato di mostrare nel post Barzellette nel 2015.

Volendo tornerò anche su questo tema, visto che il “dibattito” è continuato con un altro luminare, tale GegnoGrillino (che ha gentilmente fornito anche altro tipo di materiale da ornitoteca). Nel frattempo, per tagliare corto, potete buttare uno sguardo a “The importance of graphing the data”, una breve presentazione (in inglese) che nella diapositiva 28 conclude così (note aggiunte):

  • The usual summary statistics1 for the 4 regression models were virtually identical
  • Scatter-plots revealed that only one of the 4 data sets gave us a good model
  • Appropriate graphs are an essential part of data analysis

Conclusione: se si fossero visualizzati i dati prima di provare a fare alla cieca una regressione lineare su ciascuno, si sarebbe subito visto che solo in un caso2 ciò poteva avere senso. Dunque, graficare è essenziale, e di solito va fatto prima di proseguire/iniziare qualunque tipo di analisi.

Comunque, ora parliamo d'altro. Il biologo che ha studiato statistica ha studiato anche geochimica

La prima cosa che balza all'occhio è che il pigolio non critica nessun punto in particolare: asserisce che siano state scritte delle idiozie sul ciclo del fosforo e boccia tutto il testo. Così, in modo assoluto. E poi dà un giudizio sulla mozione3, che è imbecille — forse proprio perché dice idiozie (secondo lui) sul ciclo del fosforo?

È il caso di chiedere spiegazioni: «tu che l'hai studiata, illuminaci su errori/imprecisioni del testo,&sul perché mozione sarebbe imbecille. attendo fiducioso».

La risposta è: «perché il ciclo del fosforo è naturalmente aperto».

Che è falso: il ciclo del fosforo è naturalmente chiuso, ma si chiude completamente in tempi geologici, per cui non ci interessa molto che sia chiuso ermeticamente.

Comunque, mettiamo che l'errore del testo sia proprio quello; da questo errore, come si arriva a dire che la mozione è imbecille?

E a prescindere da quell'errore e dagli eventuali altri del testo (che è il post dal titolo Ripristiniamo il ciclo naturale del fosforo in agricoltura), cosa dice la mozione? Che temi “tratta”?

Lei non sa chi sono io!

Il ciclo del fosforo è chiuso. (Come quello del carbonio e quello dell'azoto.)

Ora, osservate la VoceIdealista cosa fa: alla mia richiesta di spiegazioni, risponde così

Cioè afferma una cosa sbagliata. Infatti, come detto, il ciclo del fsoforo è chiuso.

Gli rispondo con due tweet.

In uno accetto la sua spiegazione e gli chiedo come, da quell'errore, arriva a dire che tutta la mozione è imbecille. Poi gli chiedo pure quali sono i temi trattati dalla mozione (risoluzione).

Nell'altro tweet, come se fosse un post scriptum, preciso che il ciclo è chiuso, «ma per quel che interessa noi, no». Cioè, per quel che interessa noi (come esseri umani), riconosco che si può considerare “aperto”; e infatti aggiungo che «l'obiettivo è proprio impegnarsi a "chiuderlo"»4. Frase che ovviamente presuppone che il ciclo sia appunto “aperto“ (per quanto ci concerne).

Ecco l'imbarazzante risposta di VoceIdealista:

Allora ripetiamolo: il ciclo del fosforo è chiuso. Questa è un'affermazione corretta.

Come lo so? Si studia al liceo (almeno a quello scientifico); ma anche se non l'avessi ricordato, sarebbero bastati pochi clic5 e cinque minuti per richiamare alla memoria le sue caratteristiche più importanti; e se non lo avessi mai saputo, sarebbero bastati sempre pochi clic e cinque minuti per selezionare le informazioni essenziali.

Torniamo a noi.

Al mio tweet di richiesta di spiegazioni VoceIdealista aveva risposto: «perché il ciclo del fosforo è naturalmente aperto». Ora scopriamo che questo deve diventare “perché il ciclo del fosforo è naturalmente virtualmente aperto”… È «virtualmente aperto» perché «è lungo milioni di anni». Naturalmente intendeva dire che dura milioni di anni.

Ciò non toglie che quando ho precisato che il ciclo del fosforo è chiuso, ho detto una cosa corretta: il ciclo del fosforo non è aperto,come aveva invece detto lui (e non è nemmeno virtualmente aperto). Il ciclo può essere pensato come “aperto” solo se decidiamo di tagliare l'“arco” lento del ciclo — ma un ciclo del fosforo siffatto non è nemmeno più il vero ciclo del fosforo, quindi è il caso di sottolineare in qualche modo che ci si sta concentrando su ciò che interessa la specie umana (“noi”, la nostra scala temporale e i processi biologici).

Comunque… poteva dire qualcosa come “giusto, ma intendevo dire che per quel che interessa la specie umana può essere considerato aperto; avrei dovuto dire virtualmente aperto”; che in versione tweet può pure diventare «il ciclo è virtualmente aperto perché è lungo milioni di anni».

Poteva dire questo (che comunque non aggiungeva niente a quanto avevo già detto io con «ma per quel che interessa noi, no»), e basta.

Invece no.

Che fa la VoceIdealista? La sbrodolata da menti piccole piccole.

Io ho studiato geochimica, tu?

Genio, per sapere il ciclo del fosforo non è necessario aver fatto studi specialistici e aver letto tomi di geochimica all'università. Per sapere che il ciclo del fosforo è chiuso basta aver anche solo sfogliato due pagine di un libro di geochimica (o di ecologia o di biologia o di chimica… del liceo, dove l'insegnamento della scienza non è ridicolo nel senso che ti insegnano cose sbagliate…).

Doppio genio, io ho scritto una cosa corretta e nota (il ciclo del fosforo è chiuso); tu hai scritto una cazzata (il ciclo del fosforo è naturalmente aperto) e chiedi a me cosa ho studiato? E lo fai nello stesso tweet in cui ti pavoneggi di aver studiato geochimica e sei costretto a correggere il tiro e specificare che il ciclo del fosforo è «virtualmente aperto perché è lungo milioni di anni»!

Triplo genio! Fai tutto ciò in risposta al tweet dove sì, correggevo la tua cazzata (perché «il ciclo del fosforo è naturalmente aperto» è una cazzata) precisando la cosa giusta, ma aggiungevo anche «ma per quel che interessa noi, no», non lo è — perché siamo esseri umani, perché noi esseri umani dureremo poco… E concludevo così: «l'obiettivo è proprio impegnarsi a "chiuderlo"»… Perché chiudere qualcosa che si sta considerando già chiuso?

I libri di geochimica e di statistica te li dai in testa se non sai usare il cervello. Un cumulo di nozioni non ti servono a nulla se ti manca pure la capacità di comprensione del testo, e comunque non fanno di te uno scienziato. La laurea la puoi anche bruciare se fai la fine del Male, quello che, tra le altre cose, crede che se in un testo dal titolo “Errata Corrige” trovi la sigla “EC”, allora quel testo è la prova che “EC” sia un'abbreviazione comune di errata corrige.

Dunque il ciclo del fosforo, relativamente a quel che interessa l'uomo, può essere considerato «virtualmente aperto». Ma quanto è “aperto”? Magari nel XIX secolo era aperto poco poco, cioè era «sostanzialmente chiuso»…?

(Forse con scienziati di un certo calibro la maieutica non funziona… e infatti…)

Soldi buttati

Non pago di aver millantato chissà quale profonda comprensione grazie ai suoi studi di geochimica all'università (non gli bastavano i frutti di quelli di statistica…)…

Tutto per non dire che non aveva capito…?

Rifaccio la domanda retorica: ti è chiaro il senso di "per quel che interessa noi,no"? (affermazione fatta in questo tweet).

La risposta è un grosso gigantesco no. Non ci arriva. E visto che non ci arriva si concentra su altro: quello che l'ha colpito è la mia osservazione sul fatto che il ciclo del fosforo si studia anche prima dell'università.

No, che dici? L'insegnamento delle scienze prima dell'università è ridicolo… Forse vuoi dire che tu al liceo hai studiato in modo ridicolo? … O forse vuoi dire: quello che hai imparato del ciclo del fosforo è sbagliato, dai retta a me che ho studiato geochimica!

Maddddai!

L'insegnamento è ridicolo al punto che insegnano che il ciclo del fosforo è chiuso! Invece quando vai all'università impari che è aperto. Anzi no, virtualmente aperto.

Ma che cosa vuol dire che prima dell'università «l'insegnamento delle scienze è ridicolo»? Che insegnano cose sbagliate?

Una frase idiota e superficiale, priva di senso, che tra l'altro invita a un ragionamento fallace: se l'insegnamento prima dell'università è ridicolo, allora è ridicolo/sbagliato ciò che sta dicendo uno che, sul tema in oggetto, ha solo una conoscenza pre-universitaria. Ma è una fallacia: infatti se anche fosse ridicolo l'insegnamento delle scienze prima dell'università, questo non farebbe diventare ciò che ho detto più o meno vero, più o meno giusto, più o meno “ridicolo”.

E allora…

Ripassiamo: il ciclo del fosforo è chiuso, e non aperto come aveva detto lui, che ha studiato (mica le cose ridicole da liceo…)

Uno potrebbe avere ancora dei dubbi sulle sue doti. Ma lui ci tiene a fugarli. Quindi ha pure l'ardire di aggiungere:

Stai zitto e ascolta chi ne sa più di te

C'è in italiano qualcosa che renda come ROTLF?

Tu saresti quello che ne sa più di me? Quello che non è nemmeno in grado di capire cosa sto dicendo in questo tweet:

ps: il ciclo è chiuso; ma per quel che interessa noi,no; e l'obiettivo è proprio impegnarsi a "chiuderlo"(per umanità).

Quale perla da ornitoteca!

Vediamo un altro prezioso esempio di incapacità di comprensione di uno che ha studiato. Geochimica (e anche statistica, non lo dimentichiamo).

La VoceIdealista aveva affermato che la mozione è imbecille «perché NULLA di ciò che contiene è giusto, è piena di soli strafalcioni scientifici.»

L'avevo quindi invitato ad elancarli e numerarli: quando dici “pieno di” intendi più di due? o dici per dire, un po' come avevi scritto “aperto”, ma intendevi «virtualmente aperto»?

elencali. "pieno di" significa più di due o dici per dire, un po' come "aperto", che significa "virtualmente aperto"?

Li ha elencati? No. Ha specificato quanti sono? No.

Perché non ha capito quello che ho scritto e ha pensato che gli stessi chiedendo il significato di “virtualmente aperto”! E infatti ha risposto proprio come se avessi chiesto «che significa "virtualmente aperto"?»

È chiaro che la domanda non inizia al «che» e che questo è un pronome relativo, “il quale” (o “la quale”, sottointendendo parola). È chiaro dove inizia la domanda: subito dopo il punto di «elencali.» È impossibile interpretare il tweet come se stessi chiedendo il significato di “virtualmente aperto”, perché isolando quella parte come domanda a sé l'altra resta monca, orfana di un punto interrogativo. Quindi è ovvio che il «che» introduce una relativa.

Hai studiato, hai studiato, ma sei pure sicuro di aver capito sempre proprio quello che gli autori dei vari libri volevano dire?

Se non dice questo, se non dice quest'altro

Questo tratto l'ho trovato anche in certi anti-euristi (Bagnai in testa), che se osi dire che la corruzione ha impatti economici, magari anche di rilievo, ti aggrediscono con tutta una serie di cliché che si sono inventati (accenno a questo aspetto nella sezione “Conclusioni” di Debito e corruzione (e il niger eques)).

Similmente fa questa VoceIdealista, ponendo in pratica un falso dilemma: se parli di fosforo devi parlare di eutrofizzazione. (Aut parli di fosforo e eutrofizzazione, aut quel che scrivi è spazzatura).

Devo avere remore nel dire che bisogna essere proprio stupidi per dire quello che VoceIdealista dice? Devo avere remore nel credere che lo sia uno che vorrebbe passare per “scienziato” e antepone pregiudizi ed opinioni ad un sano, regolare esercizio del pensiero critico razionale? … uno che dice «Stai zitto e ascolta chi ne sa più di te»?

Tra i molti errori di cui è pieno il testo che introduce la mozione, c'è anche questo: non parla di eutrofizzazione… La sua conclusione è dunque che è «Da buttare».

Non compare la parola eutrofizzazione, no, come non compare in molti altri testi che parlano del fosforo. Non dipenderà mica dal fatto che si vogliono sottolineare altri aspetti? No… se parli di fosforo, devi parlare di eutrofizzazione… Ma se io voglio parlare in termini di impiego sostenibile del fosforo e della sua disponibilià come risorsa?

non parla di eutrofizzazione,ma di impiego sostenibile e della disponibilità del P come risorsa non infinita.

No. Non va bene: o affrontano i temi relativi al fosforo che dico io, come dico io, oppure «è spazzatura». Così dice VoceIdealista.

«La maggior parte dei problemi ambientali è colpa di atti di incapaci»…

Bella frase, una di quelle che vanno bene per ogni stagione; ma che c'entra? Anche pensando all'eutrofizzazione… non c'entra una mazza, visto che l'eutrofizzazione non è la conseguenza di atti di incapaci.

In realtà la maggior parte dei problemi ambientali sono conseguenza delle attività “regolari“ e intenzionali delle società umane opulente, moderne, tecnologiche, industrializzate o in via di industrializzazione. Quindi la frase è un'altra delle superficiali cazzate della VoceIdealista.

Tornando a noi, cioè al testo che parla della mozione (che è una risoluzione…)

Questa mira a «ripristinare una virtuosa gestione del ciclo del fosforo in ambiente agricolo»; a promuovere «atti finalizzati al recupero del fosforo e dei fosfati dagli effluenti delle acque reflue e dai rifiuti biodegradabili con l'obiettivo dell'utilizzo nella concimazione del suolo»; a far partire una «campagna informativa per comunicare correttamente ai Comuni e agli agricoltori sulle prassi e procedure consigliate per il recupero del fosforo ed il suo impiego sostenibile».

No, la parola eutrofizzazione non compare, e il focus magari è su altro. Ma per Diana, la virtuosa gestione del ciclo del fosforo in ambiente agricolo ed il suo impiego sostenibile non implicano anche scelte e azioni che alla fine contrastano l'immissione di troppo fosforo nelle acque? Se si ripristinasse il «ciclo naturale del fosforo in agricoltura», non si darebbe un contributo interessante al contrasto dell'eutrofizzazione?

Io dico di sì, ma capisco che a uno come la VoceIdealista crei qualche scompenso l'assenza della parola eutrofizzazione in un testo in cui compare la parola fosforo…

La mozione è imbecille perché…

La mozione è imbecille perché è imbecille l'interprete che la giudica imbecille, cioè VoceIdealista.

Mi è piaciata molto, quando l'ho sentita, questa frase pronunciata da Armando Sommajuolo:

E se si è volgari si interpreta la realtà in modo volgare.

Per analogia, se si è imbecilli si interpretano molte cose in modo imbecille…

Affermazioni assolute come «NULLA di ciò che contiene è giusto» e «è piena di soli strafalcioni scientifici» devono sempre far scattare un campanello d'allarme.

Prima di proseguire, un paio di letture consigliate: una non è recentissima, ma ha delle chiarissime “assonanze” con il testo in esame; l'altra afferma quello che secondo il biologo sarebbe uno degli strafalcioni scientifici del testo Ripristiniamo il ciclo naturale del fosforo in agricoltura.

In nessuno dei due compare la parola eutrofizzazione (eutrophication)… dunque sono spazzatura, secondo VoceIdealista…

Vi traduco (nel mio solito modo grezzo) parte degli incipit (enfasi e link aggiunti).

Il sommario di Towards a Closed Phosphorus Cycle. Questo documento sottolinea la necessità di prendere in considerazione l'imminente scarsità di fosforo […]. Le coltivazioni ottengono il fosforo dalle riserve nel terreno che possono essere riforniti attraverso il riciclaggio di materiale organico, o usando del fertilizzante inorganico, proveniente dalle miniere che sono concentrate in tre paesi soltanto: Marocco/Sahara occidentale, Cina e Stati Uniti. Un fattore che aggiunge ulteriori complicazioni è che la fosforite contiene anche altre sostanze, compresi metalli pesanti come il cadmio e l'uranio. Queste sostanze attualmente finiscono nei fertilizzanti e nei fosfogessi, dove possono essere una minaccia per la salute umana e animale. Perciò la scarsità del fosforo e considerazioni ambientali richiedono di agire per chiudere il ciclo del fosforo. Il documento paragona due opzioni: il riciclaggio obbligatorio e la messa al bando delle importazioni di fosforo contaminato, e argomenta a favore della seconda.

La “prefazione” di Phosphorus: Supply and Demand. La maggior parte degli elementi strategici documentati da Mission 2016 sono critici per via del loro utilizzo in certe tecnologie, o a causa delle loro proprietà fisiche ed elettrochimiche uniche. Il fosforo è insostituibile nella vita organica. […] Nel ciclo naturale del fosforo, i minerali fosfati vengono rilasciati dalle rocce tramite erosione, raggiungono il suolo, e vengono assorbiti dalle piante. Le piante vengono poi consumate dagli umani e dagli animali, e il fosforo viene reintrodotto nell'ambiente attraverso la decomposizione e gli scarti. Per milioni di anni, l'agricoltura ha usato solo scarti e resti organici per fertilizzare i campi. La produzione, il consumo e lo smaltimento del cibo formava un anello chiuso, e il fosforo netto in circolazione rimaneva abbastanza costante. Oggi, però, l'agricoltura su larga scala all'alba della rivoluzione verde richiede fertilizzanti sintetici concentrati per poter fornire i nutrienti alle colture ad alto rendimento. Il fosforo e l'azoto vengono ricavati dalle miniere, e dall'aria6, così che l'intero ciclo viene sbilanciato.

Questi due testi inquadrano proprio le problematiche trattate dalla “mozione” del testo in esame.

A questo punto posso già dire che le annotazioni superficiali di VoceIdealista sono da buttare. Ma proseguiamo lo stesso…

Poiché l'ambito è quello dell'agricoltura, come è chiaro dal titolo, non consideriamo quello che ho chiamato l'“arco” lento del ciclo del fosforo. In questo modo il ciclo non è più “esattamente chiuso”, come abbiamo già detto; rimane però un ciclo, anche perché il “ciclo del fosforo”, come capita ad altri cicli, non è in realtà un singolo “cerchio”7. Per noi non è “esattamente chiuso” perché sappiamo che una certa quantità di fosforo finisce nel “canale” che la riporta in circolo in tempi geologici. Ma se questa quantità, nel caso del «ciclo naturale»8, fosse piccola, potremmo dire che il ciclo è «sostanzialmente chiuso»; è (o era…) un rubinetto che sgocciolava poco.

L'espressione è nel testo in esame, Ripristiniamo il ciclo naturale del fosforo in agricoltura: sostanzialmente chiuso «fino al XIX secolo».

Gli animali e le piante non scavano miniere alla ricerca di fonti di fosforo, cosa che l'uomo ha cominciato a fare attivamente nella seconda metà del XIX secolo; il fosforo ricavato dal guano andava verso l'esaurimento (non era più in grado di soddisfare il fabbisogno) e l'invenzione del forno elettrico ad arco (brevetti tra gli anni 1878-1892; del 1907 il primo stabilimento) permise di ricavarlo dalla fosforite “facilmente” e “industrialmente” (un'altra sorgente di fosforo era costituita dalla cenere di osso, abbandonata in favore della fosforite e del forno elettrico ad arco). Nei soli Stati Uniti la fosforite venduta o usata annualmente passò da circa 1.5 milioni di tonnellate9 (1900), a oltre 11 milioni di tonnellate (1950), circa il doppio rispetto al 1945: dopo la Seconda Guerra Mondiale l'estrazione aumentò di molto; e la fosforite divenne la fonte primaria di fosforo a livello globale10.

Nel «ciclo naturale» parte del fosforo delle rocce arriva al terreno grazie all'erosione, che è un processo lento (ma non “geologicamente lento”). La maggior parte del fosforo usato rientrava in circolo tramite i processi “veloci” della vita: le “perdite” (cioè il fosforo che va nel “canale geologico”) erano minime e comunque inevitabili. In definitiva, per ripetere il concetto con le parole in Phosphorus: Supply and Demand,

The production, consumption and disposal of food formed a closed loop, and net phosphorus in the cycle remained relatively constant

Inoltre,

Phosphates in the soils do not flow out very quickly, and remain for most cultivated land available for future use11

Perciò il ciclo del fosforo, nel contesto che ci interessa, era «sostanzialmente chiuso».

Nel momento in cui l'uomo ha cominciato ad estrarre e usare grosse quantità di fosforo12, le cose sono cambiate. Il processo “lento” dell'erosione è stato affiancato da quello “veloce” dell'attività estrattiva per l'industria dei fertilizzanti (il 70% della fosforite estratta).

Nello stesso tempo, anche a seguito dell'urbanizzazione, il consumo (consumption) del cibo e lo smaltimento (disposal) degli “elaborati” non rimettono più in circolo il fosforo, che non ha più modo di tornare al suolo di origine. Finisce invece nei fiumi (mangiamo e andiamo in bagno…13), e poi nel mare, oppure finisce in discariche da dove non è possibile recuperarlo per l'uso agricolo a causa della presenza di prodotti inquinanti.

Quindi il ciclo da «sostanzialmente chiuso» (cioè “virtualmente aperto” ma con “perdite” minime) si “apre” sempre di più e contemporaneamente le riserve di fosforite, risorsa non rinnovabile (se non in tempi geologici), diminuiscono molto più rapidamente di quanto non avvenisse nel «ciclo naturale».

Conclusioni

Questi sono i problemi toccati dalla risoluzione:

  • il consumo crescente di una risorsa strategica non rinnovabile14 suggerisce che sia una buona idea capire come sta messa l'Italia ad «approvviggionamenti», tassi di consumo attuali e proiezioni future;
  • per questo, ma anche per altre considerazioni (la blanda radioattività), è bene impegnarsi a «ripristinare una virtuosa gestione del ciclo del fosforo in ambiente agricolo», cioè a chiudere il più possibile il ciclo, per esempio con il recupero «del fosforo e dei fosfati dagli effluenti delle acque reflue e dai rifiuti biodegradabili», e «dalle varie attività umane (ad esempio le deiezioni animali del comparto zootecnico)»;
  • inoltre, è bene avviare una campagna informativa (rivolta a Comuni e agricoltori) «sulle prassi e procedure consigliate per il recupero del fosforo ed il suo impiego sostenibile».

La risoluzione “tratta” questi problemi specifici — VoceIdealista pensa che tratti il problema che lui vorrebbe che trattasse, ma non è così… (Poi che importa che il recupero del fosforo «dagli effluenti» mitighi l'eutrofizzazione… ça va sans dire, è spazzatura se scrivi fosforo e non nomini l'eutrofizzazione)

Magari il testo che presenta la risoluzione contiene delle imprecisioni15 di varia natura, ma nella sostanza VoceIdealista non ne ha azzeccata una. Sono false o prive di raziocinio le sue pretese:

  • che ci siano idiozie sul ciclo del fosforo — in accordo con VoceIdealista stessa, implicitamente si dice che è più aperto di quanto non fosse prima, quando poteva essere considerato «sostanzialmente chiuso» (dunque non “ermeticamente” chiuso)16.
  • Che sia da buttare perché non parla di eutrofizzazione… — se parla di altro, perché dovrebbe parlare di eutrofizzazione? Se parlo di fosforo come risorsa strategica di cui ottimizzare l'uso e il recupero, perché devo parlare di quello che vuole il lettore VoceIdealista?
  • Che «nulla di ciò che contiene è giusto» — ci sono svariate affermazioni vere…
  • Che «è piena di soli strafalcioni scientifici» — questo post discute le questioni “scientifiche” pertinenti; se la Voce ha delle recriminazioni scientifiche, le faccia pure, in modo scientifico e non, come ha fatto nei tweet, facendo affermazioni che sono l'antitesi del pensiero critico scientifico; tolta la materia oggetto di dibattito, il testo contiene alcune curiosità scientifiche banali e corrette; è sufficiente per rendere falsa la proposizione di questo punto.

Io aspetto l'elenco degli strafalcioni scientifici che VoceIdealista è riuscito ad individuare.

Nel frattempo, rido.

Post scriptum 1

Naturalmente questo testo non è qualificato per l'apprendimento del ciclo del fosforo nei suoi squisiti e più intimi dettagli. Non sono state usate a forza “parole tecniche”. Questo non significa che i concetti sottostanti siano errati e che la natura delle cose dibattute cambi usando i termini specialistici in modo specialistico17.

Probabilmente, invece di dire che «il ciclo del fosforo è sostanzialmente chiuso» o, per fare contento il mentecatto, «il ciclo del fosforo è virtualmente aperto», bisognerebbe riferirsi più correttamente ad una “parte” del ciclo del fosforo, cioè parlare per esempio di «ciclo di breve termine»: una “parte” del ciclo del fosforo. O forse bisognerebbe parlare di percorsi di riciclizzazione; quando non tutti gli elementi tornano in circolo (perché parte di essi vanno nel comparto di riserva), questi percorsi non formano cicli perfetti. Quindi, il ciclo del fosforo è naturalmente chiuso, ma i suoi percorsi di riciclizzazione (che sono ciò che ci interessa) sono cicli imperfetti18.

Rimane, ovviamente, la fondamentale domanda: quanto è imperfetto? Se è appena un pochettino imperfetto, allora è «sostanzialmente perfetto», finché non arriva l'uomo a renderlo sempre più imperfetto… E questo è uno dei punti di partenza del testo, che poveri dementi offuscati dai pregiudizi sono totalmente incapaci di criticare obiettivamente19.


  1. Si “immagina” un modello (nell'esempio è una retta); a partire dai “dati grezzi” si trovano i coefficienti/parametri del modello; si vede se il modello, con quei parametri trovati, è plausibile. Per far ciò si calcolano diverse quantità (numeri) che possono esserci utili; tali numeri li ritroviamo in un “sommario” (summary) — i software di analisi statistica, dopo aver applicato un modello, tipicamente generano un “sommario” con alcuni test tipici (se non lo fanno loro, deve essere lo sperimentatore a farlo…). Nella diapositiva 12 troviamo media e deviazione standard delle variabili dei “dati grezzi” di partenza; nella 13 l'indice di correlazione lineare di Pearson, il coefficiente di determinazione semplice e corretto, l'errore standard, che ci dovrebbero dare appunto un'idea di quanto il modello (la retta trovata con la regressione lineare) si adatta bene ai dati; nella 14 vediamo l'analisi della varianza (ANOVA); nella 15 i coefficienti della regressione lineare (cioè i parametri dei modelli).

  2. O in due: nell'insieme 2 vediamo un punto che sembra quasi essere un errore; se riteniamo che sia tale, potremmo scartarlo e proseguire con la regressione lineare (ma dobbiamo essere in grado di giustificare questa scelta, o ripetere le misure). Se, invece, pensiamo che ciò non si possa fare, proseguire con la regressione lineare vorrebbe dire essere certi di non aver capito cosa è successo…

  3. In realtà è una risoluzione e non una mozione… La VoceIdealista non ci ha preso nemmeno su questo. Comuque nel testo continuo a parlare di mozione, per comodità.

  4. Tra parentesi aggiungo per l'umanità, ma in realtà, per via dell'esiguo spazio, ho scritto «per umanità», che è un po' ambiguo se preso per sé; ma nel contesto mi sembra che una persona sensata riesca a selezionare facilmente che sarebbe dovuto essere «per l'umanità».

  5. Pochi clic di mouse e di tastiera. Oppure, invece di pochi clic, sarebbe bastato l'insignificante sforzo di alzarmi, prendere dalla libreria il vecchio libro di biologia (del liceo) e cercare nell'indice “fosforo, ciclo del”. Credo che si trovi anche nel libro di chimica del liceo.

  6. Questo vale solo per l'azoto. Il fosforo non si trova in forme gassosa; per questo nel ciclo del fosforo l'atmosfera non è in gioco (a differenza di altri cicli come quello del carbonio e del già citato azoto).

  7. Potete trovare online diverse visualizzazioni, ognuna con propri meriti o demeriti, un certo livello di dettaglio, di qualità “scientifica” ed espressiva. Per esempio: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 ecc.

  8. Cioè quello senza l'attività umana di estrazione del fosforo dalle miniere, il suo utilizzo in fertilizzanti, nei detersivi, nell'alimentazione…

  9. Tonnellate imperiali; una tonnellata imperiale equivale a circa 1016 kg; ma non ha senso convertire in tonnellate metriche.

  10. Wikipedia, Phosphorus - History and discovery; Wikipedia, Electric arc furnace - History. Eduard Farber, History of Phosphorus (1966 o giù di lì)

  11. Hilton, J., A.E. Johnston and C.J. Dawson (2010), The Phosphate Life-Cycle. Rethinking the Options for a Finite Resource. Proceedings International Fertiliser Society 668. Citato in Keyzer, M., Towards a Closed Phosporus cycle

  12. L'85% della fosforite è usate per l'agricoltura (70% come fertilizzanti fosfatici e 15% come supplemento ai mangimi per animali); del restante 15%, una piccola parte è usata nei detergenti, ritardanti per esplosivi e fuochi d'artificio, mentre il resto va direttamente nel cibo e nelle bevande, che devono alcune loro caratteristiche e proprietà all'acido fosforico. (Keyzer, M., Towards a Closed Phosphorus cycle)

  13. «[…] half of the world population is already today living in urban areas that do not return their wastes and excrements to the land, all this irrespectively of whether their food originates from the other side of the planet or from the field nearby» (Keyzer, M., Towards a Closed Phosphorus cycle)

  14. Ci si aspetta quindi che diventi sempre più costoso ottenere quello “facile”, con costi di estrazione bassi. Finché…

  15. Per esempio le stime della durata delle riserve è dibattuta e controversa. Il range che ho visto più di frequente è 50-100, ma qualcuno parla di 300 o più anni, e poi c'è chi nega che ci sarà mai scarsità, perché nel frattempo avremo trovato altri modi efficienti e dai costi accettabili per attingere alla risorsa dalla crosta terrestre, quindi le riserve sono sottostimate ecc. (la solita solfa) Comunque, il testo dice che ricercatori della «Global Phosphorus Research Initiative hanno stimato che il fosforo che si sta estraendo dalle miniere basterà per soddisfare le nostre esigenze alimentari solo per i prossimi 30/40 anni». In realtà qui si parla di 50-100 anni. Quello che sarà raggiunto tra 30 anni circa è il “picco del fosforo”, cioè il punto in cui si raggiungerà il massimo tasso di produzione (cfr. la relativa pagina di questa GPRI). Dopo, tale tasso calerà soltanto. Come si vede, la questione è controversa.

  16. VoceIdealista concorda sul fatto che il ciclo sia (per l'uomo) «virtualmente aperto». Quindi qual è il suo problema? Non gli piace l'espressione «sostanzialmente chiuso»? Deve essere spalancato? Forse non è in grado di capire due cose fondamentali: che il ciclo del fosforo non è un solo ciclo (cioè 1 ciclo…), e che il ciclo del fosforo, nel suo insieme, è chiuso: è solo questione di tempo o, se preferite, di velocità. Poiché c'è questo “arco” lento (geologico), se il fosforo inizia a percorrere quell'arco, lo ritroviamo nel resto del sistema, che fa cicli più veloci, dopo milioni di anni. È tutto qui: stabilire quanto fosforo finisce in quel percorso senza futuro prossimo. Poiché sappiamo che un po' di fosforo certamente ci finisce, allora abbiamo accettato di affermare che il ciclo è aperto. Ma quanto è aperto? Cioè quanto fosforo finisce in quell'arco? E in quanto tempo? Se ci finisce una quantità così piccola da poter essere trascurata (perché il fosforo sempre in circolazione, pur diminuendo, sarà sempre in quantità sufficiente), allora possiamo tornare a dire che il ciclo è chiuso. Per ricordare che non è così e una piccola, accettabile quantità viene comunque “persa”, diciamo che è «sostanzialmente chiuso». Il problema di cui si parla è che è diventato sempre più aperto, cioè si è lasciato che quantità sempre maggiori di fosforo finissero nell'“arco geologico”; si vuole invertire questa tendenza e tornare al ciclo «sostanzialmente chiuso». Il problema di VoceIdealista sembra essere la sua incapacità a capire che aperto/chiuso non fa riferimento ad una proprietà binaria del ciclo: dire che il ciclo è «virtualmente aperto» non è affatto incompatibile con «sostanzialmente chiuso». Due avverbi, ma attenti: «virtualmente» non dà alcuna indicazione su “quanto” sia aperto. Mentre «sostanzialmente» ci dice “quanto” è chiuso: non del tutto chiuso, ma quanto basta per poterlo considerare tale, nella sostanza e per tutti gli scopi pratici di interesse.

  17. Va detto perché il mentecatto pensa che sia importante riuscire a «spiegare la geochimica in 140 caratteri». È un ragionamento idiota, tanto per cambiare. Per spiegare il ciclo del fosforo non bisogna tirare fuori tutto il sapere di geochimica del mondo. Per quel che riguarda le questioni del testo, poi, servirà sì e no una paginetta di un testo di geochimica. A noi, in fin dei conti, interessa sapere solo pochissime cose; ovvero, assorbendo il linguaggio di un paio di link forniti: il ciclo del fosforo è chiuso, ma il suo percorso di riciclizzazione forma un ciclo imperfetto. Si asserisce che l'imperfezione di tale “percorso ciclico” era minima nel XIX secolo, prima che l'uomo cominciasse a immettere nell'ambiente sempre più fosforo (ricavato dalle apposite miniere). Se non rispondi a questo pertinentemente, VoceIdealista, sei un mentecatto. Lo rimani lo stesso, per gli assurdi tweet che scrivi e che non puoi giustificare.

  18. Anche in italiano si trovano diverse risorse online, per esempio diapositive di corsi (universitari) di ecologia, come queste slide di Alessandro Ludovisi («Il ciclo di breve termine è “imperfetto”»), oppure queste paginette di Gianni Michelon, in cui possiamo leggere qualcosa sul ciclo del fosforo e sulla riciclizzazione e anche qualcosa sulle capacità dei comparti e turnover del fosforo. In particolare leggiamo: «La velocità di estrazione dei composti del fosforo dalla litosfera è molto bassa […]». Nel caso del «ciclo naturale», cioè senza contare l'attività mineraria umana. «Uno stato di equilibrio naturale si è stabilito, nel tempo, tra riserve globali, fabbisogno dei viventi e disponibilità della pedosfera e degli oceani». E prosegue: «Ma da due secoli l'uomo ha alterato questo equilibrio mobilizzando le riserve di fosforo e accelerando la sua circolazione nel circuito biologico […]».

  19. Possibile che tocchi a me farlo? Certo che no: questa è un'ornitoteca che tratta di pigolii ottusi e dei “ragionamenti” che danno loro sostanza. Tuttavia il lettore accorto potrebbe trovare almeno un punto di partenza per una critica “seria”. Gratis gliene fornisco un altro, sotto forma di domanda, valido però solo se si crede che il tema abbia un orizzonte temporale relativamente vicino (cioè, insomma, se mancate di lungimiranza): quanto è attualmente realistico, in termini di rapporti costi/benefici tanto per cominciare, recuperare il fosforo dalle acque reflue?

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