sabato 14 febbraio 2015

ii/p/ Scelta e valutazione di una fonte

Vediamo un tentativo di appello all'autorità, con un po' di confusione annessa e valutazione completamente falsata della fonte “autorevole” scelta.

È il Male che viene preso in giro per aver usato «EC» (o «ec») come abbreviazione di errata corrige.

Va detto che nel contesto di twitter è giustificato contrarre, abbreviare, troncare… e ogni forma di tachigrafia, sebbene sia buona norma usare abbreviazioni e sigle convenzionalmente riconoscibili (o spiegarle, se richiesto, o lasciare indizi che rendano deducibile il significato).

La “difesa” più ovvia contro l'accusa di usare un'abbreviazione inesistente è che Twitter è quello che è, e la lingua pure: posto che si usi un codice sul quale si è già d'accordo, o che tale codice venga definito in corsa qualora non sia già comune ai due interlocutori, la comunicazione può procedere senza problemi.

In realtà però il Male e Giova6060 hanno poco da comunicare; immagino che sia un po' merito di entrambi1, ma il Male è un «coglione col complesso d'inferiorità»2 che lo spinge ad ogni sorta di fallacia per cercare di “dimostrare” che lui la sa lunga ed è un animale superiore, che tra l'altro ha le carte in regola per giocare a fare lo scienziato oltre che l'accademico della Crusca3.

L'“accusa” è questa4:

forse perchè non esiste un'abbreviazione di ec per errata corrige' la butto li @MaleInItaly1978 @GPerioli @norma_marco @katnip74 @Faragesss

E qui il Male si crea una bella auctoritas che, secondo lui, gli dà ragione:

Il primo grossolano errore è l'attribuzione stessa. Il documento si trova su un sottodominio di infn.it, in una cartella dello spazio assegnato a un utente specifico, cioè al professore Lorenzo Vitale: non si tratta di un documento che rappresenta la posizione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare riguardo qualcosa.

Il professore Lorenzo Vitale non poteva essere preso come auctoritas: immaginate se il Male avesse scritto «prof. Lorenzo Vitale» invece di «Ist. Naz. Fisica Nucleare»… suona senza dubbio più altisonante quest'ultima versione… fa più scena, dà un certo tono…

Peccato che né l'INFN né il professore, per quanto senza dubbio bravo e colto5, sono considerabili autorevoli su questioni che riguardano la lingua, le abbreviazioni (tra l'altro non specifiche del loro settore) e i loro usi. Questo è il secondo errore del Male.

Il suo terzo errore è questo: si tratta di un documento “interno” che raccoglie gli errata del libro “Gettys Fisica 2 - Elettromagnetismo - Onde”. Lo stile è quello di una raccolta di appunti; negli appunti è comune l'uso di convenzioni “locali” che non hanno nessun obbligo di conformarsi ad uno “standard”, qualora ce ne sia uno ufficiale e universalmente noto.

C'è poi un quarto, gigantesco ed eclatante errore: in quel testo «EC» non è l'abbreviazione di Errata Corrige. Si tratta delle iniziali dello studente (o della studentessa) che ha segnalato l'errore, esattamente come LB, CM+LV, SG, LV+LB, FM, CN, LDP, MF, EA+LV, SB, AF, MS, ADB, CV, ES, ADI… non sono misteriose sigle usate dai correttori di bozze, ma iniziali di nomi!

È scritto chiaramente anche nelle prime righe del documento:

a cura di L. Vitale e con il prezioso aiuto degli studenti indicati con le iniziali

L'intestazione («Errata Corrige del Libro») chiarisce qual è lo scopo del documento; ma le lettere «EC» che compaiono al decimo capoverso (senza contare la parte in grassetto) non hanno nulla a che fare con le iniziali di Errata Corrige.

Anche se non ci fosse la precisazione di cui sopra («studenti indicati con le iniziali»), non sarebbe comunque possibile ipotizzare sensatamente che quell'«EC», che compare così, in un punto qualunque di un testo in cui ogni capoverso è di fatto la correzione di un erratum, stia per «Errata Corrige». Se lo pensassimo, dovremmo poi chiederci cosa vogliono dire tutte le altre sigle, e perché «EC» compare solo a volte, sebbene quelle che leggiamo siano tutte correzioni…

Sarebbero bastate queste due domande ad evitare il madornale errore6.

Comunque la precisazione («studenti indicati con le iniziali») c'è, e ci illumina sul significato di tutte quelle misteriose sigle. Tra queste troviamo pure «EC» perché, per uno scherzo del destino7, c'è uno studente (o studentessa) le cui iniziali del nome e del cognome sono proprio E e C8.

Si abbrevia o non si abbrevia?

Nei contesti usuali in cui compare Errata corrige, è piuttosto difficile trovarlo abbreviato9, così come è per Sommario o Indice analitico: la sua collocazione più frequente è in cima ad un foglio o una pagina, ad indicare che segue una serie di correzioni a un testo (è inutile ribadire ad ogni correzione che si tratta di una correzione… pertanto Errata Corrige, per intero, compare all'inizio della collezione di correzioni e basta).

Per motivi di spazio si può abbreviare tutto, anche quando non esiste un'abbreviazione convenzionale accettata o una sigla distintiva. Per esempio “Istituto Nazionale” può diventare «Ist. Naz.»… Però suggerisco di scriverlo INFN quando si intenda l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, perché la sigla è “ufficiale” e riconosciuta.


  1. Tuttavia il Male è sempre il Male: il suo fine intellettualismo, il suo animo conciliante, la sua sensibilità dialettica mi sono noti, così come la sua realistica e umile certezza di essere uno colto e intelligentissimo, a cui io non arriverei al malleolo… Se lo chiamo il Male c'è almeno un motivo e non è semplicemente la sua volgare stupidità — l'esempio degli accenti che sbaglia anche quando ha ancora la bocca piena di «analfabeta» da elargire è solo un fiocco di neve in confronto al resto.

  2. La ripetitività di alcuni tratti è interessante. Ogni tanto ritroviamo l'accusa di invidia e di complesso di inferiorità. Sembra una specie di proiezione.

  3. Un altro finto cruscarolo.

  4. Twitter non mi dà il tweet padre, per cui non conosco il resto del contesto.

  5. In realtà molti scienziati sono, da un punto di vista letterario, scarsetti. Nella stesura di un testo destinato alla pubblicazione c'è un intenso lavoro di revisione e correzione, per cui le varie imperfezioni vengono limate in modo da poter produrre un testo di qualità non solo tecnica e scientifica; ma se vi doveste ritrovare a leggere scritti “estemporanei” di scienziati, potreste tranquillamente trovare strafalcioni “classici” (per esempio «pò» in luogo di «po'»).

  6. Chiaramente farsi domande e nutrire dei dubbi non è nelle corde del Male, la cui mente non è elastica come il quarzo, a differenza della mia. Inoltre egli è uno che si è rotto la schiena per studiare, evitando così di diventare come Salvini: si vedono bene i frutti di quelle sofferenze.

  7. Destino infame che ha voluto che questo studente, E. C., scoprisse e segnalasse degli errori nel libro; che Lorenzo Vitale redigesse un documento contenente tutte le segnalazioni e lo iniziasse, per ovvi motivi, proprio con «Errata Corrige del Libro»; che lo stesso Lorenzo Vitale decidesse di attribuire il merito delle correzioni agli studenti, identificandoli tramite le iniziali; che, infine, Lorenzo Vitale caricasse questo documento nello spazio web messogli a disposizione dall'INFN, sezione Trieste, e che Google lo indicizzasse e il Male, cercandolo, lo trovasse e decidesse che quell'«EC» dovesse stare proprio per Errata Corrige perché in questo modo il testo avrebbe confermato le sue affermazioni, rendendolo poi un uomo felice e colto. (Ora potete respirare.) Ebbene, se è vero che l'intelligenza si misura sulle affermazioni, cosa possiamo dire dell'intelligenza di chi afferma che quelle iniziali (EC), in quel documento “dell'INFN”, dimostrano che esiste una abbreviazione canonica di Errata Corrige e questa è EC?

  8. Ernesto Cantonata? Elena Camomillati? Emilio Caseiglione? Enzo Canompasso? Edoardo Cipigli? Eulalia Comaleinitali? Ettore Cretinenco? Elia Comeragli? Ester Capoccia? Elmo Cozzato? Enrico Cazzodico? Emanuele Culdesaco? Emma Crema?

  9. Cioè, non lo troverete praticamente mai abbreviato.

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