sabato 6 settembre 2014

Imparo dall'ingegnere

Oggi ho imparato da tale Dario Ligori che «tutti i neofascisti sono no €» e che dunque se sei «no €» sei neofascista, o comuque di destra. È in pratica come dire che tutti gli eroinomani si sono fatti le canne, quindi se ti fai le canne sei eroinomane.

L'invito a sciacquarsi la bocca (con l'olio di ricino?) è per Francesca Donato che ha osato osservare che i partigiani erano ridicoli agli occhi dei nazisti — ovviamente, il partigiano andava ridicolizzato e dipinto come essere abietto, pericoloso, cattivo, ecc. Un po' insomma come fa questo Dario Ligori quando dice «certo che i #noeuro sono veramente ridicoli», da cui la “freddura” della Donato.

Ma non si ferma qui: «ridicolo» non basta. E allora, qual è l'accusa più comune e più grave e più emotivamente coinvolgente, oggi? Fascista! (Con tutte le sue varienti). Se riesci a convincere che qualcuno è fascista, o in odor di fascismo, o simpatizzante, o tale che si può mettere, anche tramite fantasiose analogie o analogie insignificanti1, in relazione con il fascismo, hai vinto: parte del ceto medio-basso2 comincia, in ordine sparso, ad avere dubbi e timori di esclusione dalla società dei giusti e in definitiva inizia a prendere le distanze.

“Fascista” è diventata una parola senza significato; anche grazie al suo abuso da parte di «falsi intellettuali, giornalisti ignoranti»3 sullo stile di Giuliano Santoro, dei Wu Ming4, dell'unto del signore Quit the Doner, di Michele Di Salvo5 e di molti altri che l'hanno usata per descrivere (seriamente) situazioni, gruppi, persone, idee ecc. che non hanno nulla a che fare con il “fascismo”.

Dopo la corbelleria dell'ingegner Dario Ligori, la Donato perde la pazienza e l'aplomb: cose che capitano.

Interviene un altro attore, con un commento che ha le stesse radici delle corbellerie del Ligori nelle sottintese implicazioni.

Infatti l'implicazione implicita è che se sei tra quelli che vogliono uscire dall'euro, allora devi essere di destra (e precisamente della destra nazionalista). È lo stesso errore del Ligori: se pure effettivamente tutte le destre nazionaliste propongono l'uscita dall'euro, questo non significa che chiunque abbia questa stessa idea sia uno della “destra” (nazionalista). Invece Ligori, trionfante, suggella questa verità con «appunto», che inoltre conferma l'interpretazione6.

Infatti un cinguettatore rivendica l'indipendenza tra la sua identità politica e la sua idea sull'€: oltre alle destre nazionaliste, anche «un sacco di gente di sinistra» è no-€.

No, no! dice lui. Allora sei «fuori dalla sinistra»!

Bè, se per sinistra intendi questa sinistra, allora senz'altro sono «fuori»; ma «dalla destra mi mette fuori la mia storia».

No, no! ribadisce Ligori: la tua storia ti metteva fuori dalla destra; ma ora, visto che io ho deciso che se sei no-€ sei neofascista o appartieni alla destra nazionalista, allora sei di destra, «che ti piaccia o no»!

Matteo Dossena prova a “protestare” osservando che di sicuro non basta avere un'idea in comune con uno schieramento per essere accomunati ad esso7; ma ormai il Ligori ha scritto «Saluti», equivalente a dire ho ragione io e basta, con te non ci parlo più, perché tanto hai torto e sei un neofascista!

(Come si fa a non perdere l'aplomb con un Dario Ligori qualunque che fa queste affermazioni? C'è chi riesce a mantenersi sul pacato:)

Il mio intervento

Il post doveva concludersi senza questa sezione. Inutile specificare, perché è ovvio, che sono intervenuto, a modo mio, nel “battibecco”. Per esempio mi sono agganciato all'«appunto» di questo Dario Ligori, scrivendo «appunto che? è un inutile (e semplicistico) stereotipo»:

Dove ribadisce che la questione “euro sì, euro no” discrimina chi può autodefinirsi di sinistra con la sua benedizione8 da chi è invece di destra ma crede di essere di sinistra9

Una delle mie risposte verteva sulla sua pretesa di Verità e le sue indebite schematizzazioni e banalizzazioni. L'altra è stata questa:

La sua controrisposta, con il suo «Saluti» finale, non riguarda il senso del tweet, piuttosto chiaro, ma è invece un argomentum ad hominem basato sul fatto che, secondo lui, io sarei un ignorante perché «l'implicazione è a senso unico»!

Chiedo spiegazioni, perché con implicazione a senso unico non capisco cosa intende dire. Quindi approfondiamo: cosa intendi (cioè, cosa intendi?)

Ora, non per dire, tutti si possono sbagliare, persino io, ingegner Ligori10. Vabbè che son passati anni dai miei incompleti studi di fisica; vabbè che non dedico il tempo che vorrei a tutti i miei interessi, tra i quali annovero anche la logica (compresa la logica proposizionale), e che dunque probabilmente sono troppo arrugginito per impelacarmi in sottili11 questioni logico-matematiche in tempo reale. Vabbè tutte queste e altre cose ancora, vabbè che potrei essermi sbagliato anche in un compito tanto banale come quello di “codificare” in breve il suo modo di ragionare, così come è emerso dai tweet…

Ma mi sono davvero sbagliato in questa “codifica”? Vediamo “in dettaglio”.

  • (A) le destre nazionaliste sono anti-€12
  • (B) gli anti-€ sono di destra nazionalista (o neofascisti)13

La B si può scrivere così (il modello è banalmente se Y, allora X): se è vero che sei anti-€, allora è vero che sei della destra nazionalista. Questo si può scrivere così: Y (sei anti-€) ⇒ X (sei della destra nazionale). Allora mettiamo assieme le cose, in base a quello che abbiamo imparato dai tweet di Dario Ligori:

A {dx nazionaliste son anti€} ⇒ (Y {sei anti€} ⇒ X {sei di dx})

Che con parole diverse è: se è vero che le destre nazionaliste sono anti-€, allora è vero il fatto che, se sei anti-€, allora sei della destra nazionalista.

La stringa è ben formata; il simbolo “⇒” è usato correttamente (quindi continuo a non capire che voleva dire Ligori con «l'implicazione è a senso unico»); la stringa rappresenta esattamente quello che ha detto Ligori stesso (e che si sta contestando dicendo che è falso: si può essere no-€ senza essere di destra o neofascisti).

Dulcis in fundo

Non contento di avermi dato, da ignorante, dell'ignorante, accenna pure di essere mezzo “offeso” da una «provocazione» che gli dà del fascista14… Cioè, nello stesso thread in cui sta “accusando” chiunque sia no-€ di essere della destra nazionalista… anzi peggio, nello stesso tweet dove ammicca ancora una volta al fatto che un no-€ debba essere un neofascista, fa la scenetta dell'“offeso” perché, tramite la mia provocazione, gli ho dato del “fascista”!

Forte delle sue capacità fa una domanda che rivela, nelle sue taciute conclusioni15, una certa ignoranza scientifica: è un puro caso che tutti i neofascisti siano no-€?

Che è, da un punto di vista logico, lo stesso che chiedersi: è un puro caso che tutti gli eroinomani siano o siano stati consumatori di cannabis?

I diagrammi di Venn, con cui si giocava già alle medie, bastano e avanzano per mostrare quale errore commette. Il mio post “Il latte fa male” capita quasi a fagiolo per chi “ragiona” in questo modo.


  1. Del tipo alla base della classica reductio ad Hitlerum.

  2. Ceto secondo Max Weber, includendo dunque le risorse culturali e politiche, oltre alla mera condizione economica che rende più o meno facile l'accesso a quelle risorse. Cioè, «stratificazione su base culturale — il prestigio, l'onore, lo stile di vita legato alla propria posizione sociale» (Stella, R. “Sociologia delle comunicazioni di massa”)

  3. Citazione di un frammento della canzone Libera nos Domine di Francesco Guccini.

  4. Un “collettivo” brandizzato, from the bad side of Italy, di scrittori che hanno capitalizzato l'idea e l'esperienza Luther Blisset; “banda di romanzieri” che hanno guadagnato lo status di “fini” interpreti della politica e del mondo (sai scrivere un romanzo? allora le tue personali idee su certe cose valgono più di quelle di altri… per esempio di altri storici). Brandizzato perché è chiaro che l'hanno fatto diventare un brand da usare anche al di fuori dell'entità collettiva: così esistono WuMing1, WuMing2… queste etichette vengono apposte sempre alle stesse persone, cioè sono veri e propri “nomi” tramite i quali i singoli elementi del collettivo riacquistano la loro identità. Il riferimento al collettivo, che nasconde da sguardi indiscreti la “struttura interna” e annulla i personalismi, viene mantenuto anche quando gli autori agiscono come singoli. Cioè, fuori dal collettivo non riacquistano la loro identità, come sarebbe ovvio, ma prendono un'identità creata ad hoc per legarli al collettivo stesso e che serve a qualificarli come elementi di esso. Ma così facendo sminuiscono e imbastardiscono l'idea; per loro è ormai un brand senza il quale sono “soli” e quasi insignificanti (a parte che svolgono altre attività, ma questo è irrilevante).

  5. In parte giustificato da interessi personali e aziendali, essendo in concorrenza con il business di Casaleggio.

  6. La semplice affermazione “le destre nazionaliste sono per l'uscita dall'euro” può essere vera (basterebbe controllare se è vero che i partiti etichettati come di destra nazionalista siano tutti anti-€ — è comunque un fatto che o è vero, o è falso — assumiamo di avere questa informazione e di aver appurato che è vero). Ma è ovvio che tanto chi l'ha scritta, quanto l'ingegnere Dario Ligori, vogliono, con quella proposizione, supportare l'affermazione “chi è anti-€ è di destra (o neofascista)”. Dunque l'«appunto» di Ligori non asserisce che “è vero che i partiti della destra nazionalista sono anti-€”, ma che (“q.e.d.”) gli interlocutori anti-€ sono neofascisti, o della destra nazionalista. Sarà ancor più chiaro in seguito, nel testo, quando comparirà chi rivendica il fatto di essere di sinistra (o meglio, di non essere sicuramente di destra) e contemporaneamente anti-€.

  7. Un semplice concetto molto difficile da far capire a bipolari iperpolarizzati (soprattutto di sinistra), pseudo-sinistroidi duri e puri, anti-postideologici, diteisti e compagnia bella. Sono il classico esempio di persone che dicono che un'idea è Buona quando a proporla è il loro “schieramento”, mentre se la stessa idea (anche con le stesse parole) è espressa da uno schieramento “nemico”, allora è Cattiva.

  8. E quella dello Spinelli dalla tomba… Ma in realtà, Spinelli auspicava che l'unione politica precedesse quella economica (e poi non credo proprio che Ligori possa mettere in bocca a Spinelli l'idea che è “di destra” chiunque sia contrario ad una moneta unica…); del resto, dal punto di vista economico, pure Stiglitz e Sen (pur essendo favorevoli all'UE) hanno affermato che la moneta unica, prima che fosse possibile un'unione politica, è stata un errore. In un suo articolo dal titolo “Un'agenda per salvare l'€”, Stiglitz conclude così: «Se la Germania e altri paesi non vogliono fare ciò che serve — se non c'è abbastanza solidarietà per far sì che la politica funzioni — allora l'euro deve essere abbandonato per poter salvare il progetto europeo». (Dicendo che è legittimo pensare all'abbandono dell'€, uno Stiglitz pro-UE è un quasi-neo-fascista?) Visto che non sembra che la Germania voglia fare certe cose, la posizione dei no-€, da un punto di vista economico per la moneta unica e politico per l'UE, è ragionevole anche alla luce di quanto affermato da Stiglitz.

  9. La questione non riguarda me: ho sempre rifuggito definizioni limitanti (dici questo, allora sei di sinistra; fai queste letture, allora sei comunista, ecc…). Il mio intervento era impersonale: «appunto che?è un inutile(e semplicistico)stereotipo». Mi riferivo più che altro alle implicazioni sottintese: se sei no-€, sei della destra nazionalista perché «non sono le destre nazionaliste che vogliono uscire dall'euro?» — domanda retorica che afferma in realtà che sono le destre nazionaliste che vogliono uscire dall'euro (l'errore logico è popolare e conduce al ragionamento che parafraso per l'ennesima volta: so che tutte le destre nazionaliste voglio uscire dall'euro, dunque quando incontro uno che vuole uscire dall'euro, questo deve appartenere alla destra nazionalista). A ben guardare, anche credere che tutte le destre nazionaliste debbano necessariamente essere no-€ potrebbe essere uno stereotipo. Non mi sembra, per esempio, che Alleanza Nazionale sia mai stata anti-€ — però qualcuno potrebbe obiettare che AN non era descrivibile come una destra nazionalista ma nazional-conservatrice? In ogni caso, è più interessante domandarsi perché le sinistre nazionaliste non sono anti-€; e se le “sinistre nazionaliste” non esistono, perché non esistono?

  10. Circolavano molte prese in giro tra matematici e fisici ai danni degli ingegneri, negli anni dell'università. Per fortuna ne conoscevo e ne conosco un po' che erano e sono in gamba e che mi hanno aiutato a non cadere nel tranello di ritenere gli aneddoti — non dissimili da quelli sui carabinieri — significativi. C'è poi sempre l'eccezione, è ovvio.

  11. Nessuna questione sottile, in realtà: siamo ai livelli dell'ABC.

  12. L'aveva sottoscritto un altro utente, e Ligori l'aveva ribadito con «appunto»…

  13. Con «appunto» aveva anche ribadito che chiunque sia no-€ è allora di destra nazionalista; confermato anche dall'aver messo «fuori dalla sinistra» un utente che si era dichiarato di sinistra e no-€.

  14. In risposta alla Donato, che aveva scritto che i partigiani erano ridicoli agli occhi dei nazisti, aveva replicato usando l'espressione «Sciacquati la bocca quando parli di …», espressione che mi ha fatto sempre sorridere — ma forse un po' amaramente. Non mi piace ed è fin troppo comune. Anche se la metafora da cui ha origine (forse) non porta a questa interpretazione, a me viene in mente una scena di questo tipo: chi la dice versa con un imbuto qualche sostanza disgustosa nella bocca dell'interlocutore che ha osato tanto e poi lo costringe a fare i risciacqui. Più probabilmente l'origine dell'espressione idiomatica è invece da ricercarsi nell'idea di togliersi dalla bocca tutte le “parole sporche” tramite dei risciacqui (metaforici) e a quel punto si potrà parlare senza che dalla bocca escano parole sporche, “irrispettose” (dove cosa lo sia e cosa no lo decide chi pronuncia la frase, ovviamente). Comunque i risciacqui metaforici sono sempre imposti coercitivamente — quindi si sta invitando l'interlocutore ad autocensurarsi e a parlar solo bene di qualcosa. Inutile osservare che Francesca Donato non ha parlato male dei partigiani; anzi, ha basato la sua frase proprio sui valori positivi che essi rappresentavano (e rappresentano) e nonostante i quali venivano descritti dai nazisti come ridicoli.

  15. Sono quelle rese chiare dagli altri tweet: per lui la risposta è ovvia ed è no, non è un caso; allora, se sei no-€ pure non è un caso: è perché sei neofascista…

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